Giornata per la parità retributiva
Le donne dell’Unione europea continuano a guadagnare in media il 16% meno degli uomini, il che rappresenta un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente (16,2%). Quest’anno la Giornata europea per la parità retributiva cadeva il 4 novembre. La data indica il giorno a partire dal quale le donne, simbolicamente, cessano di essere remunerate rispetto ai colleghi maschi per lo stesso lavoro.
I fattori alla base del divario retributivo sono molteplici: le donne lavorano più spesso a tempo parziale, si confrontano con il fenomeno del “soffitto di cristallo” delle imprese, lavorano in settori a basso reddito o spesso devono assumersi la responsabilità primaria di prendersi cura delle loro famiglie. Un modo per affrontare questi fattori è migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata di genitori e assistenti che lavorano.
Esistono notevoli differenze tra i paesi dell’UE, con un divario retributivo di genere che va da meno dell’8% in Belgio, Italia, Lussemburgo, Polonia e Romania a oltre il 20% in Repubblica Ceca, Germania, Estonia e Regno Unito.
La Commissione ha presentato una proposta in tal senso nell’aprile 2017, che è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel gennaio 2019.
Per ulteriori informazioni: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/statement_19_6192
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