Bando “E vado a Lavorare” per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti

Bando “E vado a Lavorare” per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti

SCADENZA: 19 giugno 2019 alle ore 13.00

Fonte: Infobandi.cesvnet.it

La Fondazione CON IL SUD con la seconda edizione del bando “E Vado a Lavorare”, invita le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare proposte progettuali incentrate sul tema del reinserimento socio-lavorativo dei detenuti nella comunità, anche con la finalità di lungo periodo di diminuzione dei tassi di recidiva.

La Fondazione sosterrà alcune iniziative ‘esemplari’ che prevedano l’avvio, durante il periodo della detenzione, di esperienze lavorative in grado di dare una reale ed effettiva ‘seconda possibilità’ al detenuto, ritenendo il lavoro componente fondamentale del processo rieducativo del reo.

AMBITO DI INTERVENTO E DESTINATARI

Le iniziative presentate dovranno focalizzare l’attenzione sull’integrazione socio-lavorativa di soggetti destinatari di condanna penale definitiva in detenzione a regime ordinario, ovvero in regime alternativo alla detenzione, presenti nelle strutture penitenziarie del sud Italia.

I percorsi avviati, all’interno e/o all’esterno delle carceri, dovranno garantire l’effettivo inserimento lavorativo, per un numero chiaramente identificato di detenuti opportunamente selezionati, mediante:

  • l’inserimento lavorativo in realtà già consolidate e preferibilmente incluse nel partenariato proponente;
  • la costituzione e avvio di nuovi soggetti di imprenditorialità sociale.

Sarà possibile prevedere attività propedeutiche e complementari (ad es. interventi in ambito socio-assistenziale, formazione professionalizzante, percorsi di accompagnamento al lavoro, rafforzamento di meccanismi volti alla remissione del debito) purché non richiedano una quantità preponderante di risorse temporali ed economiche. Sempre ai fini del perseguimento dell’obiettivo di integrazione socio-lavorativa del reo, le iniziative potranno prevedere il coinvolgimento dei detenuti in progetti di pubblica utilità e di volontariato.

I progetti dovranno durare un minimo di 24 e un massimo di 48 mesi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Le proposte dovranno essere formulate da partenariati che comprendano un “Soggetto responsabile” che sia un’organizzazione senza scopo di lucro, una struttura penitenziaria e almeno un altro partner del Terzo Settore. Gli “Altri soggetti della partnership” potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.

N.B. Sarà valutato positivamente il coinvolgimento di partner tecnici che dimostrino competenza ed esperienza sia nell’ambito che nel territorio di intervento, e che abbiano maturato pregresse esperienze di collaborazione con gli altri soggetti del partenariato.

DOTAZIONE FINANZIARIA ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

La Fondazione mette a disposizione complessivamente la somma di 2,5 milioni di euro.

Il contributo massimo ottenibile per singola proposta è di 400.000 euro. Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.


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