Resto al Sud: aumenta l’età di accesso

Resto al Sud: aumenta l’età di accesso

Cambia ancora l’agevolazione “Resto al Sud”: la legge di bilancio aumenta l’età di accesso al bando

Arrivano ulteriori  importanti modifiche ad una delle più importanti misure di agevolazione attive ad oggi, dedicata a coloro i quali vogliano avviare una nuova attività in Sicilia e nel Mezzogiorno. La nuova legge di bilancio 2021 pubblicata in gazzetta il 30/12/2020 ha previsto infatti un sostanzioso allargamento della platea a cui è dedicata la misura Resto al Sud, aprendo l’agevolazione anche ai professionisti (prima esclusi) e facendo in modo che anche i meno giovani con meno di 55 anni (il limite era prima di 45 anni) possano accedere all’agevolazione

La nuova legge di bilancio 2021  prevede testualmente all’art.1 c.170: ”  Alla linea del comma 2 dell’articolo1 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, le parole: « 45 anni » sono sostituite dalle seguenti: « 55 anni »

Per chi non lo sapesse la misura Resto al Sud,gestita di Invitalia, è una misura agevolativa dedicata a coloro i quali vogliono costituire nuove imprese e avviare nuovi studi professionali nelle regioni Sicilia,Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna.

Il bando, a partire dal 2021 è rivolto ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed i 55 anni che presentino i seguenti requisiti:

a) siano residenti nelle regioni Sicilia,Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;

b) non risultino gia’ titolari di attivita’ di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017,o non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.                                                                                           

c)non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto.

Chi rispetta questi parametri potrà presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purche’ siano gia’ costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria sotto forma di impresa individuale o societa’, ivi incluse le societa’ cooperative. 

Le societa’ potranno essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Per tali soci però non è prevista alcuna quota di agevolazione.

 I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle regioni indicate per tutta la durata del finanziamento e le imprese e le societa’ di cui al presente comma devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni del Mezzogiorno 

I soggetti cosi individuati possono presentare istanza di accesso alla misura, corredata da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, attraverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia. La stessa Invitalia provvederà anche  alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilita’ tecnico-economica del progetto, entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza, ad esclusione dei periodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni documentali che possono essere richieste ai proponenti, una sola volta.

Spese ammissibili

 Le spese che sono ammesse a finanziamento son0

  1. opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attivita’ del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;  
  2. macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  3. programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  4. spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.

Non saranno invece ammissibili alle agevolazioni le spese:

  1. relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale
  2.  per l’acquisto di beni di proprieta’ di uno o piu’ soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  3. riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  4. effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
  5. relative a commesse interne;
  6. relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
  7. notarili, imposte, tasse;
  8. relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  9. di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00); j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse. 

Le agevolazioni  previste coprono il 100% delle spese e sono così finanziate:

  1. 50 per cento come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura;
  2. 50 per cento sotto forma di prestito a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione . Il prestito di cui al periodo precedente e’ rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.

Sono finanziabili le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi, e a partire dal 2019 anche le attività professionali.

Sono escluse dal finanziamento le attivita’ commerciali ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.  I finanziamenti non possono essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse.

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